Archivi in Toscana

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La vetrina dei segreti

A cura di Sara Della Bianchina, marzo 2021

L’archivio dell’Ente asili infantili della Lunigiana e della Garfagnana

Lettera del Comitato Pro Erigendo Asilo Infantile di Licciana all'Ente Interprovinciale Asili Infantili della Lunigiana e Garfagnana, 1933

Questi documenti sono conservati presso l’Archivio della Provincia di Massa-Carrara

Cosa spinge una borgata di mille abitanti a istituire un Comitato Pro Erigendo Asilo Infantile negli anni Trenta del Novecento?

Il nobile proposito di schiudere le piccole menti al vero e i teneri cuori al buono e preservare i bambini dai pericoli morali e soprattutto fisici della strada spesso omicida è espresso con chiarezza nella lettera che il Comitato di Licciana Nardi, comune lunigianese della provincia di Massa-Carrara, indirizza all’Ente Interprovinciale Asili Infantili della Lunigiana e Garfagnana il 22 settembre 1933.

L'Ente Provinciale degli asili infantili (detto poi interprovinciale con il passaggio della Garfagnana alla provincia di Lucca nel 1923) fu costituito il 20 luglio 1921 con l’obiettivo di recare sostegno concreto a quei comuni della provincia che più duramente erano stati colpiti dal sisma del 6-7 settembre 1920, attraverso l’istituzione di nuovi asili dedicati in primo luogo alle famiglie indigenti.

Il fondo dell’Ente Asili Infantili della Lunigiana e Garfagnana nell’Archivio Provinciale di Massa-Carrara raccoglie la documentazione relativa all’istituzione dell’ente stesso e ai lunghi anni del suo funzionamento fino alla cessazione nel 1974 e oltre.

Numerose sono le micro-storie che ci racconta: sono le storie degli asili sparsi nelle zone più rurali della provincia, nati come baracche – prefabbricati in cemento armato – e col tempo edificati ex novo o ospitati in locali spesso ceduti da privati o istituzioni; dei bambini che vi sono cresciuti e delle loro famiglie contadine che necessitavano di un luogo sicuro a cui affidarli; delle maestre giardiniere (giardini d’infanzia erano detti gli asili infantili) che vi trovarono lavoro in giovane età, spesso dopo una spontanea richiesta di assunzione, per occuparsi da sole di classi numerose di bambini dai 3 ai 5 anni (fino a 50 in totale) per una buona parte della giornata, con l’unico sostegno di un’inserviente e uno stipendio per lo più inadeguato.

L’ampia documentazione ci restituisce l’articolata struttura amministrativa e organizzativa dell’Ente, con numerosi verbali di consiglio e documenti di natura contabile, da cui emerge una pressoché costante penuria di risorse finanziarie.

Questo è il motivo per cui diverse richieste di rientrare tra gli asili sostenuti dall’Ente o di riceverne l’appoggio fin dalla costituzione di un nuovo istituto, come nel caso di Licciana, non andarono a buon fine.

E il finale della storia del Comitato Pro Erigendo Asilo Infantile di Licciana Nardi non è infatti lieto. Che sorte sarà toccata a quei bambini, spesse volte abbandonati a sé, che il Comitato mirava a togliere dalla corruzione e dai pericoli della strada? Di quei sessantaquattro bambini oggi ancora conserviamo memoria grazie al dettagliato elenco allegato alla lettera del Comitato alla Prefettura di Massa perché intercedesse presso l’Ente asili. Era il 9 ottobre 1932.

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