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La vetrina dei segreti

A cura di Sara Moscardini, 10 agosto 2015

Le agende di Maria Pascoli: spunti di lettura

10 agosto 1935: inaugurazione dell'Asilo
Agenda 1935 (Archivio Maria Pascoli, cass. XXXIII, pl. 2, doc. 1)

Questo documento è conservato presso l'Archivio di Maria Pascoli a Castelvecchio Pascoli

Tra i fondi conservati presso la Casa Museo Pascoli di Castelvecchio si trova l’archivio di Maria Pascoli (1865-1953), sorella del poeta Giovanni nonché figura centrale nella conservazione e nella trasmissione della di lui memoria. All’interno delle quarantasei buste che compongono l’archivio di Maria spicca un nucleo documentario inedito e ricco di contenuti: le agende personali che ella tenne regolarmente a partire dal 1920 fino alla morte. Maria, dopo la scomparsa del fratello (1912), si allontanò raramente dalla dimora di Castelvecchio: le sue annotazioni riguardano soprattutto vicende e personaggi che ruotano intorno alla “bicocca” di Caprona e alla sua quotidianità, senza tuttavia trascurare la dimensione pubblica.

Tra il 1934 e il 1935 molte pagine dei diari sono dedicate alla costruzione di un asilo infantile a Castelvecchio, fortemente voluto dalla sorella del poeta. I lavori si svolsero non senza problemi di carattere tecnico e politico, dovuti in particolare alle ingerenze del podestà di Barga Morando Stefani; sulle pagine delle agende si alternano informazioni sull’avanzamento dei lavori, invettive, momenti di sconforto, viaggi e riunioni coi progettisti, e addirittura un’andata a Roma per parlare della questione con Mussolini in persona.

L’inaugurazione dell’Asilo (che si trovava proprio di fianco alla Casa di Castelvecchio) avvenne nel 1935, il 10 agosto, data simbolo della poetica pascoliana. Così ricorda la giornata Maria:

Alle ore 10 arrivo di S.E.  il conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, Ministro dell’Educazione Nazionale, (…) e altre autorità. Qualche minuto dopo arrivo di S.E. Gabriele Vettori Arcivescovo di Pisa, che subito ha celebrato la messa nella cappellina. Dopo caffè e visita alla casa. Poi inaugurazione dell’Asilo fatta da S.E. il Ministro dell’Educazione Nazionale con l’intervento di tutte le autorità su ricordate. Gran folla di gente! Io ero confusa, commossa, lieta. Due desideri del mio Giovannino erano appagati: l’Asilo per i bimbi di Castelvecchio e il ricordo per i suoi adorati genitori perché l’Asilo è intitolato al loro nome. A mezzogiorno il banchetto o per meglio dire la colazione nel refettorio dell’Asilo a cui presero parte le autorità e questo povero essere. In tutto dieci persone. Oh! quanto è stato gentile e buono con me S.E. De Vecchi! Non me ne dimenticherò mai! Nel pomeriggio siamo andati tutti a Barga a visitare la mostra d’Arte e dell’Artigianato, e il Duomo e il Conservatorio dove fu servito un grandioso rinfresco. Il Ministro col suo seguito partì verso le 17.

Maria aggiunge poi a margine un’annotazione: Giornata indimenticabile! Tra i dieci convitati c’era pure l’ingegnere dell’Asilo, Coriolano dall’Aglio e il mio fido Italo Stefani e anche il Podestà di Barga.

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