Archivi in Toscana

Il patrimonio, le istituzioni, gli eventi

Dalla famiglia alla città. Gli archivi del patriziato pisano

A cura di Manuel Rossi, dicembre 2014

Archivi privati

Ritratto di Jacopo di Andrea del Testa, particolare
Museo Nazionale di Palazzo Reale, Pisa

Gli archivi privati conservati dalle stesse famiglie che li produssero o dai loro eredi ancora presenti a Pisa e nel territorio circostante sono ancora piuttosto numerosi. 

Il compito della loro tutela e valorizzazione spetta alla Soprintendenza Archivisitica che, sin a partire dal secondo dopoguerra, ha introdotto alcuni vincoli di tutela. Tra i vincoli più risalenti spiccano quelli degli archivi Ruschi (1946) e Agostini della Seta (1949) - due dei principali archivi privati. Quest'ultimo, con oltre 660 pergamene e 900 unità documentarie, si caratterizza per essere un vero e proprio complesso archivistico; al proprio interno conserva infatti le carte Agostini, Della Seta, Venerosi, Vitali del Carretta, Lanfranchi (un altro dei molti rami della famiglia presenti in città) e Bocca.

Fanno parte di questo primo gruppo di archivi tuttora sottoposti alla tutela dello Stato gli archivi Gherardi del Testa, Mayer, Studiati Berni, Tobler e Vaccà Berlinghieri.